Le anomalie congenite di origine e decorso delle arterie coronarie sono un gruppo di malformazioni del cuore che comprende varianti benigne e forme “maligne”. Queste ultime, sebbene rare, hanno grande importanza, essendo una delle cause più frequenti di eventi cardiaci acuti e morte improvvisa da sport (MIS).
Ai fini della prevenzione di tali eventi, una loro diagnosi precoce è fondamentale, ma essa è difficile da fare: molti giovani atleti non hanno sintomi o, se li hanno, sono spesso aspecifici e per questo sottovalutati. Una buona metà non ha alterazioni all’ECG a riposo e da sforzo.
La prevalenza nella popolazione sportiva giovanile di anomalie congenite delle coronarie è bassa, ma non trascurabile (intorno allo 0,5%). Se consideriamo che solo nel settore giovanile e scolastico del calcio, lo sport ad elevato impegno cardiaco più praticato in Italia, ci sono 600.000 praticanti, fino a 3.000 di loro potrebbero essere portatori di queste malformazioni, “potenzialmente pericolose”.
L’ecocardiogramma transtoracico (ECO) è l’esame aggiuntivo più economico ed efficace ai fini della diagnosi precoce. Tuttavia, in Italia, esso è obbligatorio solo nel protocollo di visita degli atleti professionisti. Più spesso, invece, viene richiesto per la presenza di sintomi durante o subito dopo sforzo e/o anomalie dell’elettrocardiogramma: ancora oggi, però, in molti Ambulatori, molti Cardiologi non esplorano di routine all’ECO gli osti e i primi tratti delle arterie coronarie.
Il Centro di Medicina dello Sport del Policlinico Gemelli di Roma si occupa da oltre trenta anni della diagnosi precoce e gestione, una volta identificati, dei giovani e giovanissimi atleti con anomalie congenite delle coronarie, utilizzando le più moderne strumentazioni diagnostiche cardiologiche, abbinate all’esperienza clinica del Prof. Paolo Zeppilli e dei suoi allievi, il Prof. Vincenzo Palmieri (attuale Responsabile del Centro) e il Prof. Massimiliano Bianco.
Il CORSO “SalvatoreGervasi”, giovane Medico dello Sport prematuramente scomparso e profondo conoscitore della materia, si rivolge ai giovani Medici dello Sport e Cardiologi che, dotati di una cultura cardiologica sufficiente e la conoscenza basica della metodica ECO, abbiano voglia di approfondire la tematica nei suoi aspetti teorici e pratici, vale a dire, come visualizzare gli osti e i primi tratti delle coronarie con l’ECO transtoracico, per capire se si è in presenza di un’anomalia potenzialmente pericolosa e stratificarne il rischio per la vita e per lo sport.
Prof. Paolo Zeppilli
Prof. Vincenzo Palmieri
Prof. Massimiliano Bianco